Teke-Teke

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nihonshinwa

Teke-Teke (テケテケ) si tratta di una creatura del folklore moderno il cui nome è riconducibile alla onomatopea del suono che emette quando cammina con il suo corpo muovendosi solo con i gomiti (visto che a causa di un terribile incidente presenta solo il busto) e con la sua 「kama」 (falce) spaventa, attacca e a volte uccide le persone che si trovavano a passare di notte davanti al luogo (si può trattare di una svincolo stradale e/o ferroviario) in cui è stata assassinata la ragazza divenuta poi questo onryō (spiriti vendicativi che tornano a perseguitare chi li ha maltrattati approfittando della loro debolezza quando erano in vita).

Una leggenda moderna racconta che durante il Shōwa-jidai una 「kankoshi」 stava facendo ritornando a casa quando venne aggredita da un soldato dell’esercito di occupazione statunitense, l’aggressione lasciò inorridita l’infermiera che aveva perso così anche la sua verginità e si gettò dal ponte. Caduta sopra i binari non subì danni tuttavia proprio il quel momento sopraggiunse un treno che tranciò il corpo della donna, il freddo intenso della notte rallentò il processo di dissanguamento che diede l’opportunità di cercare aiuto, trascinandosi con le sola braccia (riproduceva il suono da cui l’onomatopea del nome).

Arrivata stremata e dolorante alla stazione un inserviente credendola morta pensò di coprirla con un telo ma questo dilungò invece la sua agonia. Lo spirito vendicativo dell’infermiera si materializzò (in modo atipico) solo quando dopo la morte della sorella minore nessuno più si prese cura della sua tomba, fu così che onryō incominciò ad aggredire tutte le persone che si fermavano di notte sul luogo dell’aggressione ed indossavano un indumento di colore rosso.

In un’altra leggenda si fa riferimento sempre ad un incidente ferroviario che coinvolse una studentessa di nome: 「Kashima Reiko」 vittima di un terribile episodio che la trasformò in un Teke-Teke manifestandosi anche nelle scuole. Si narra che una sera mentre un ragazzo stava facendo ritorno a casa e vide affacciarsi dalla finestra di una scuola quella che sembrava essere una graziosa ragazza, mentre i due si stavano scambiando saluti e sorrisi, il ragazzo si accorse che la ragazza era priva della parte inferiore del corpo e fu in quel momento che la creatura si avvicinò e con la sua kama tranciò il corpo del ragazzo. In una variante della stessa, la vittima è sempre una studentessa di nome Kashima Reiko (la quale fu coinvolta in un incidente stradale) che si manifestò la notte sul lungo dell’incidente.

Qui si menziona che i malcapitati prima di subire una aggressione si sentivano dire dalla creatura: 「Watashi no ashi wa doko ni arimasu ka」(私の脚はどこにありますか?》Dove sono le mie gambe?) la risposta corretta da dare alla domanda era: 「Meishin Kōsoku-dōro」(名神高速道路》Meishin Expressway) a quel punto onryō chiedeva: 「Dare ga anata ni watashi no hanashi o shita」(誰があなたに私の話をした》Chi ti ha parlato di me) e l’ultima risposta da dare era: 「Kashima Reiko」 sentita la risposta la creatura andava via senza aggredire. Il Teke-Teke come tutti gli yūrei moderni è il soggetto di diversi J-Horror come in un film diretto da Shiraishi Kōji nel 2009 dal titolo omonimo dove nel cast è presente anche Ōshima Yūko ex-membro del gruppo Idol AKB48 (famoso gruppo J-Pop).