Jorōgumo

Picture of nihonshinwa

nihonshinwa

Jorōgumo (絡新婦) è uno yōkai, creature del folklore nipponico protagonista di alcune leggende.

Letteralmente significa 「sposa intrigante」e la sua figura è riconducibile ad un ragno tessitore di sfere d’oro con il potere di controllare altri ragni che fuoriescono dal suo alito, inoltre può raggiungere notevoli dimensioni ma soprattutto assume le sembianze di una bellissima donna, uno stratagemma che usa per potersi avvicinare a giovani uomini in età da matrimonio per poi ucciderli e nutrirsi di loro.

Una leggenda narra che nei pressi delle Jōren-no-taki (le cascate di Jōren, nella Shizuoka-ken) viveva una Jorōgumo. Un giorno si trovò a passare di lì un pellegrino che si fermò a dormire in riva al lago ma dopo un po’ si accorse che qualcuno aveva legato un filo alle sue gambe, senza farsi prendere dal panico l’uomo riuscì a liberarsi del filo e lo legò a sua volta al tronco di un albero che poco dopo fu trascinato nelle acque.

Venuti a conoscenza dei fatti nessuno abitante del villaggio vicino osò avvicinarsi a quelle cascate, ma un giorno un taglialegna all’insaputa degli eventi si recò presso le cascate per tagliare un albero.

Mentre stava lavorando fece cadere una delle sue asce nel lago e nel tentativo di recuperarla si gettò nel lago, ma improvvisamente emerse dalla dalle acque una bellissima donna che gli restituì il suo attrezzo e gli intimò di non raccontare a nessuno di quanto visto (in quanto sperava che con il tempo gli abitanti del villaggio non si ricordassero più degli eventi passati).

Per un po’ di tempo l’uomo riuscì a mantenere il segreto ma una sera durante una cena con gli amici si ubriacò e raccontò tutto su quello strano incontro, fu così che quella notte stessa il taglialegna mentre dormiva subì l’attacco dalla creatura che con il suo filo legò le gambe dell’uomo e lo trascinò fino al lago dove lo uccise.

In una variante, il taglialegna si innamorò della donna incontrata alla cascata e si recava ogni giorno per fargli visita ma la sua salute peggiorava sempre di più. Così un biku saputo delle condizioni dell’uomo decise di accompagnarlo alla cascata e quando vide un filo protrarsi verso per il taglialegna emise un urlò e il filo si spezzò.

Nonostante il taglialegna era venuto a conoscenza del fatto che la donna di cui di fosse innamorato era una Jorōgumo si recò nuovamente alla cascata per chiedere in matrimonio la creatura ma quando gli fu negata la richiesta corse ugualmente verso il centro della cascata rimanendo impigliato nella ragnatela e scomparve nel lago.

Un’altra leggenda narra che una Jorōgumo cercò di ingannare un bushi, facendogli credere che un piccolo ragno trasformato in un bambino fosse il figlio dato alla luce dalla fidanzata deceduta dopo che egli era partito per una campagna di guerra. Il bushi portò con sé il bambino a casa ma sospettando che fosse vittima di qualche raggiro quella notte non riuscì a dormire.

Convinto che l’uomo fosse inerme e che stesse dormendo, il Jorōgumo si introdusse in casa e attaccò l’uomo, a quel punto il guerriero impugnò la sua katana e colpì la donna che emise un urlo di chiara provenienza non umana e scompare salendo in soffitta aggrappandosi per le pareti della stanza e contemporaneamente anche il bambino che si trovava nell’altra stanza sparì nel nulla.

Il mattino seguente il bushi salì in soffitta e trovò il corpo di una Jorōgumo accanto ad alcuni corpi senza vita che erano stati precedentemente assassinati dalla creatura.

Questo yōkai fu rappresentato dall’artista di ukiyo-e Toriyama Sekien nella sua opera 「Gazu Hyakki Yagyō」(画図百鬼夜行》La parata notturna illustrata dei cento demoni) primo testo pubblicato nel 1776 suddiviso in tre volumi: Yīn (陰) Yáng (陽) e infine Fēng (風》vento).