Momotarō

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nihonshinwa

Momotarō (桃太郎) è il protagonista di un famoso racconto del folklore nipponico dove è il ragazzo della pesca (桃》momo》pesca).

La leggenda narra che Momotarō venne al mondo dentro una grande pesca recuperata in fiume da un’anziana donna che si era recata nel bosco per lavare i panni, ella e il marito erano molto dispiaciuti per non aver avuto figli ma quando tentarono di aprire la pesca per mangiarla e invece al suo interno trovarono Momotarō (che spiegò loro di essere stato inviato dal cielo per essere loro figlio) sorpresi e felici si presero cura di quella creatura.

Mentre per nella versione più antica del racconto, la donna mangiò un pezzo della pesca recuperata dal fiume e tornò giovane e bella, tornata a casa convinse anche il marito a cibarsene del frutto, fu così che la coppia rinvigorita dai poteri della pesca quella sera stessa concepì un figlio (da notare che la pesca è considerata in Giappone un simbolo di fertilità).

Al bambino fu dato il nome di Tarō (太郎》in Giappone il nome era molto comune in passato è veniva dato ai primogeniti, infatti letteralmente significa figlio grande) una volta cresciuto Tarō lasciò la famiglia per andare ad affrontare degli oni (creature demone) che vivevano sull’isola di Onigashima (attualmente tale isola è identificata in Megijima che si trova a circa 6 chilometri a nord da Takamatsu-shi nella Kagawa-ken).

Lungo la strada incontrò un cane, una scimmia e un fagiano che accettarono di aiutarlo nella sua missione. Insieme ai suoi nuovi amici Momotarō penetrò nel forte di Ura e sconfisse il capo degli oni e sottrasse alle creature il prezioso bottino, grazie al quale la sua famiglia e gli amici poterono vivere per sempre negli agi.

Del racconto esistono varianti che cambiano alcuni dettagli o anche il processo di crescita del Momotarō (che in alcune versioni viene descritto come una persona forte ma pigra) la sua figura viene utilizzata specialmente come modello ideale per i bambini piccoli per via della sua gentilezza, coraggio, forza e per la cura che ha dei genitori. Nella città di Inuyama-shi nella Aichi-ken il 5 Maggio si tiene un festival presso Momotarō-jinja, molto famoso è un brano del 1911 del compositore Okano Teiichi dal titolo: 「Momotarō-san-no-uta」 mentre una pianta identificata in un cactus invernale porta il nome di Echinocereus Momotarō.

Durante il secondo conflitto mondiale la figura di Momotarō fu utilizzata come metafora dove la figura del bambino era il governo giapponese, le creature erano i cittadini nipponici e gli oni rappresentavano gli statunitensi, inoltre la figura è ripresa molto spesso nei anime e manga, ad esempio il personaggio Ten (uno dei protagonisti di Urusei Yatsura) fa il suo ingresso a bordo di una astronave a forma di pesca anche se lo stesso Ten (così come tutti i componenti della famiglia di Lamù sono raffiguranti come oni).