Bunbuku Chagama

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nihonshinwa

Bunbuku Chagama (分福茶釜) è una famosa leggenda del folklore nipponico che risale al Kamakura-jidai (1185-1333) il cui protagonista è un tanuki che usa le sue doti di muta-forma per premiare l’antagonista della storia.

La leggenda narra che un anziano venditore passava le sue giornate in cerca di oggetti da rivendere, un giorno mentre stava passeggiando nel bosco vide una creatura (in alcune versioni si parla di una tsuru) che era rimasta intrappolata, avvicinandosi ad essa la libera. Quella sera stessa l’uomo riceve la visita del tanuki, quest’ultimo scoperto lo stato economico e del fatto che un monaco buddhista aveva chiesto all’uomo se gli poteva fornire chagama si trasformò in una teiera.

Così il venditore sorpreso sotto insistenza della creatura si diresse verso il tempio per portare la chagama al monaco che poco dopo la preparò e la mise sul fuoco per far bollire l’acqua, ma il tanuki non riuscendo a resistere al calore usò i suoi poteri facendosi comparire solo le gambe e scappò via. Poco dopo il monaco tornò dall’uomo per chiedergli di restituire il denaro in quanto riteneva di esser stato truffato, nonostante quel denaro servisse al venditore (visto che non vendeva nulla da molto tempo) restituì ugualmente la somma al monaco.

Ad assistere alla scena il tanuki che dispiaciuto per ciò che era accaduto, dopo esser stato curato dall’uomo pensò che doveva esserci un altro modo per poter ricavare denaro senza che nessuno si facesse male. Così i due decisero di mettere in opera un numero da circo per le strade dove il tanuki si esibiva come funambolo acquisendo le forme più disparate e l’uomo accompagnava il tutto con la musica. Molto presto l’uomo divenne ricco e famoso e il tanuki si sentì finalmente sdebitato.

Ci sono altri racconti che hanno per protagonista un tanuki come: 「Kachi-kachi-Yama」 (che fa parte di un gruppo di circa 350 storie chiamate Otogi-zōshi, scritte in prosa furono pubblicate in durante Muromachi-jidai) dove diversamente delle altre parla di un tanuki cattivo in cui dopo essere stato catturato da un uomo (per punirlo della sua crudeltà) gli uccide la moglie e preparare la cena utilizzando il corpo della donna, l’uomo rientrato a casa trova la consorte ad aspettarlo ma in realtà si tratta del tanuki sotto mentite spoglie che riprende la sua forma originale solo dopo che l’uomo ha finito di cenare lasciandolo così sconvolto per ciò che era accaduto al coniuge.

Altre storie parlano di tanuki che si sostituiscono ai sacerdoti, cacciatore e/o mercati per ingannare i viandanti ma posso interpretare anche esseri indifesi in balia degli altri. Oggi le statue dei tanuki si possono trovare davanti a molteplici templi e/o ristoranti, raffigurati con in testa un kasa (il tipico cappello tradizionale nipponico) e in mano portano una bottiglia di sakè: 「酒」 (che identifica una bevanda alcolica in generale) mentre alle volte sull’etichetta è inciso proprio il kanji del nihonshu: 「日本酒」 (la vera bevanda alcolica nazionale ottenuta da un processo di fermentazione del riso).